Calcio e Psichiatria: un'insolita ma proficua coppia-goal
Calcio e Psichiatria: un'insolita ma proficua coppia-goal
Si tratta per noi del secondo anno in cui con entusiasmo partecipiamo a una iniziativa che ci permette di vivere la nostra passione, il calcio, in maniera attiva e davvero coinvolgente.
Infatti, da parecchi anni ormai il coordinamento dei Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Lombardia, insieme a UISP, permette a ospiti e utenti di servizi psichiatrici di partecipare a un vero e proprio campionato di calcio.
Tra l'altro, questo si rivela molto bello per ospiti e operatori, che hanno l'opportunità di stare insieme e di collaborare in una maniera del tutto differente da quella abituale: insieme ci si allena, ci si prepara, si suda e si lotta per uno stesso risultato, sullo stesso campo e con la medesima divisa.
Si azzerano quindi le differenze in nome di una stessa passione, il calcio e tutto ciò che esso è capace di generare.
Noi come cooperativa sociale Varietà abbiamo iniziato ad allenarci sul campo della nostra comunità di Albavilla e, grazie all'affiliazione a Global Sport Lario, abbiamo potuto partecipare al campionato con una squadra tutta nostra, composta da ospiti delle comunità di Albavilla e Sagnino e da alcuni utenti del centro diurno sempre di Albavilla.
Non ci manca poi il supporto dei nostri operatori: infatti coordinatori, educatori, infermieri e psicologi non si sono tirati indietro nel buttarsi in un'avventura simile! Avventura che, tra l'altro, per il secondo anno consecutivo ci ha portati all'insperato traguardo della fase finale di Cesenatico, che quest'anno si svolgerà durante il primo weekend di Giugno.
Dopo il secondo posto dello scorso anno, infatti, nella stagione appena conclusa siamo riusciti addirittura a vincere il nostro gruppo, venendo applauditi da tutti alla ben riuscita festa finale che si è svolta pochi giorni fa a Cornaredo, grazie al prezioso lavoro e alla grande organizzazione della squadra della Real Paraude Rho.
Matti per il calcio risulta quindi veramente un qualcosa da perderci la testa; una manifestazione speciale che permette, a chi magari non poteva neanche immaginarsi di farlo, di competere davvero nello sport nazionale per eccellenza, in un contesto attento alle peculiarità dei propri partecipanti, ma allo stesso tempo al quale non manca nulla per essere considerato un campionato vero e proprio. Bellissimo risulta vedere come ospiti e operatori concorrano per lo stesso obiettivo, come ci mettano l'anima per qualcosa che realmente li anima.
Per correre dietro, in fondo, a quella palla che da sempre è in grado di muovere le più grandi emozioni e al tempo stesso di far crescere le più speciali relazioni. Gioia e solidarietà, infatti, sembrano essere davvero i più bei traguardi che questa matta manifestazione sia in grado di creare.
Dr. Michele Venanzi
